Io non amo le categorizzazioni e non mi piacciono le etichette rigide che limitano la comprensione della complessità delle persone e delle loro esperienze.
Per questo motivo, quando una persona si rivolge a me e mi racconta che ha l’ansia o che soffre di depressione o che patisce lo stress o quant’altro, io gli chiedo di descrivermi in che modo sperimentano la loro ansia, la depressione o lo stress: quali sono le sensazioni fisiche, quali sono i comportamenti che accentuano i loro fastidì e quelli che li attenuano, che reazioni hanno quando si trovano in questo stato.
È un invito a considerare la propria condizione attuale con un atteggiamento più aperto e più collegato alla propria realtà quotidiana, è la premessa per cominciare a prendersi cura di sé, smettendo di delegare la propria salute